MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dall’ ASD ATLETICA AVIS MACERATA (MC004) come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del D.Lgs.39/2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dall’ENTE di Promozione Sportiva F.I.D.A.L. (Federazione Italiana Atletica Leggera).

Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività dell’ asd ATLETICA AVIS MACERATA (MC004), indipendente dalla disciplina sportiva praticata; ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.

L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i soci/tesserati/e, in particolare i minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti.

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva deve essere pubblicato sul sito dell’ASD, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Responsabile Safeguarding dell’ENTE di Affiliazione insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) dall’ASD.

Il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei soci/tesserati/e dagli abusi e dalle condotte discriminatorie dell’ENTE / Federazione di Affiliazione.

Diritti e doveri

 A tutti i soci e/o tesserati/e sono riconosciuti i diritti fondamentali:

–   a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;

–   alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;

–   a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.

Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei soci/tesserati/e.

I tecnici, i dirigenti, i soci/tesserati/e sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei soci/tesserati/e dagli abusi e dalle condotte discriminatorie dell’ENTE di Affiliazione.

Prevenzione e gestione dei rischi

Comportamenti rilevanti

 Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:

–   l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità di soci/tesserati/e, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;

–   l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del soggetto. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un socio/a/tesserato/a a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;

–   la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;

–   l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;

–   la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi socio/a/tesserato/a, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del socio/a/tesserato/a;

–   l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;

–   l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;

–   il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più soci/tesserati/e con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul socio/a/tesserato/a. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);

–   i comportamenti discriminatori: qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.

Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni

 L’Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding), con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci e/o tesserati/e nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding), dovrà essere soggetto autonomo e possibilmente indipendente dalle cariche sociali e da rapporti con gli allenatori e i tecnici, verrà selezionato tra i soggetti con abbiano esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di gestione delle situazioni delicate. Dovrà essere opportunamente formato e partecipare ai seminari informativi organizzati dall’ENTE di Affiliazione.

Prima della nomina andrà acquisito il certificato del casellario giudiziale. Non può essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi.

In ogni caso, il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) all’interno dell’ASD sportive svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) sarà tenuto a sensibilizzazione i membri dell’associazione sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell’associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte.

Il Consiglio Direttivo potrà sospendere o rimuovere il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche dell’associazione relative alla protezione dei minori.

Uso degli spazi dell’Associazione

 Deve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante gli allenamenti e le sessioni prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati. Presso le strutture in gestione o in uso all’Associazione devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia situazione di rischio.

Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente agli atleti e alle atlete dell’ASD.

Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.

In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito al medico sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico di gara o, in loro assenza, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico, dirigente, collaboratore, etc.).

Trasferte

 In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno i tecnici, i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore.

Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.

Tutela della privacy

 A tutti gli atleti (o esercenti la potestà genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori e i soci e/o tesserati/e dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR).

I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto Regolamento e comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del contratto di cui gli interessati sono parte, all’adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.

In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.

La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dall’ASD contenente dati personali dei tesserati, fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l’inaccessibilità alle persone non autorizzate al trattamento dei dati. In caso di perdita, cancellazione, accidentale divulgazione, data breach, eccetera, deve essere data tempestiva comunicazione all’interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali. Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la protezione dei dati personali, se la violazione dei dati personali comporta un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.

Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.

Inclusività

 L’ASD garantisce a tutti i propri soci/tesserati/e e ai soci/tesserati/e di altre associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

L’ASD si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti atleti, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo di atleti tesserati per l’ASD loro coetanei.

L’ASD si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico o famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti atleti alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.

Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni dei comportamenti lesivi

 In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di soci/tesserati/e o di persone terze, nei confronti di altri soci/tesserati/e, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo e-mail: famigliagattari@gmail.com . Le chiavi di accesso a tale indirizzo email saranno in possesso esclusivamente del Responsabile.

In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie – Safeguarding Office dell’ENTE di Affiliazione.

In caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.

L’ASD deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:

–   presentato una denuncia o una segnalazione;

–   manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;

–   assistito o sostenuto un altro socio/a/tesserato/a nel presentare una denuncia o una segnalazione;

–   reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;

–   intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.

Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori

 A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:

–   mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);

–   violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e l’ASD in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;

–   violazione delle misure poste a tutela del segnalante;

–   effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;

–   violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’ASD;

–   violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;

–   atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;

–   mancata applicazione del presente sistema disciplinare.

Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e l’ASD, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.

Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i destinatari del Modello Organizzativo attraverso i mezzi ritenuti più idonei dall’ASD.

Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti

 I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’ASD, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.

Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

1- richiamo verbale per mancanze lievi;

2- ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;

3- multa in misura non eccedente l’importo di 5 ore di retribuzione;

4- sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15;

5- risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio/a/tesserato/a dell’ASD, radiazione dello stesso.

Ai fini del precedente punto:

  1. Incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna.
  2. Incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna.
  3. Incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:
  4. a) l’inosservanza dell’obbligo di informativa al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding); l’effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;
  5. b) la violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante; la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive).
  6. Incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello Organizzativo e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante così da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante.
  7. Incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompreso fra quelli previsti e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.

Sanzioni nei confronti dei volontari

 Nei confronti dei volontari dell’ASD, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

1- richiamo verbale per mancanze lievi;

2- ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;

3- allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;

4- allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;

5- rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.

Ai fini del precedente punto si rimanda al punto 3 della sezione “Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti”.

Obblighi informativi e altre misure

 L’ASD è tenuta a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sul sito istituzionale.

Al momento dell’adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, l’ASD deve darne comunicazione a tutti i propri tesserati, associati e volontari. L’ASD deve informare il socio/a/tesserato/a o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.

L’ASD deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie – Safeguarding Office dell’ENTE di Affiliazione, nonché all’Ufficio della Procura federale ove competente.

L’ASD deve dare diffusione presso i propri soci/tesserati/e di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.

L’ASD deve prevedere adeguate misure per la diffusione o materiali informativi finalizzati alla sensibilizzazione e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.

L’ASD deve prevedere un’adeguata informativa ai soci/tesserati/e o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.

L’ASD deve dare comunicazione ai soci/tesserati/e o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti di ogni altra politica di safeguarding adottata dall’ENTE di Affiliazione.

Campionati Regionali Individuali Assoluti di Atletica Leggera – Sempre sugli scudi i nostri atleti!

Federico Vitali

 

Lo scorso fine settimana, del 13 e 14 Luglio, si sono svolti i Campionati Regionali Individuali Assoluti di atletica leggera presso la pista comunale di Fermo.
Molti gli atleti dell’Atletica Avis Macerata arrivati a podio: inizia in bellezza Federico Vitali nei 400m, chiusi in 47.78, tempo che gli vale il primato personale, di ben 4 decimi, e il primo posto in classifica. Nei 400m donne, la sorella di Federico, Giorgia Vitali conquista la medaglia di bronzo con il tempo di 1:05.86, anch’esso rimato personale.

Giorgia Vitali

Nella distanza dei 1500m l’Avis Macerata ricopre sia secondo che terzo posto, rispettivamente con Marsel Provenziani (4:07.54 Personal Best) e Niccolò Rubini (4:07.80 PB), mentre è argento per Beatrice Costantini, con 5:20.55.
Achille Natali (secondo posto, 1:59.51 PB) e, di nuovo, Marsel Provenziani (terzo posto, 2:00.57 PB) spiccano negli 800 metri; nella stessa distanze, ma femminile, Elisa Scattolini chiude con un tempo di 2:33.58 aggiudicandosi il terzo posto.
Nelle staffette 4×100 sia la squadra maschile – Ettore Pianesi, Francesco Perticarini, Matteo Vitali e Mattia Bettucci (44.87 il loro crono) – che quella femminile – Sara Stagi, Anna Mengarelli, Ambra Compagnucci, Serena Mazzoni (51.32) – ottengono la medaglia di bronzo, risultati importanti nella grande corsa per la qualificazione ai Campionati Italiani di Società U23.
E, per chiudere con i podi delle competizioni in pista, Sofia Marchegiani, nei 400hs, nonostante il lungo periodo di pausa per problemi fisici, conclude la sua performance in 1:14.18 (medaglia d’argento), portando anche in questo caso punti importanti alla società.

Sofia Marchegiani

Nelle pedane, è oro per Gabriele Bondi nel salto con l’asta Uomini, con una misura di 4.00m. Nel salto triplo, argento per Francesco Pianesi (11.83 m), mentre, nella classifica femminile, un altro oro grazie a Serena Mazzoni, con la misura di 12.00 m (sua seconda miglior prestazione in carriera). Nel salto in lungo, sempre Serena Mazzoni si aggiudica il terzo posto (5.42 m)
Nel lancio del disco sono entrambi avisini gli atleti che hanno raggiunto il secondo posto: Riccardo Stagnaro, con la misura di 39.03 m, e Chiara Marangoni, con 36.23 m. Bronzo, invece, per Giovanna di Benedetto, che lancia il martello a 37.64 m.
Un fine settimana particolarmente intenso e un medagliere molto florido per l’Atletica Avis Macerata, il cui più grande merito, come ogni anno, è quello di aver portato una squadra completa e in ottima forma anche a questi Campionati Regionali Assoluti, una squadra ancora più coesa grazie al grande sforzo comune per ottenere i punti necessari al difficile accesso al Campionato U23.

Di Margherita Forconi

Foto Maurizio Iesari

staff. 4X100 Francesco Perticarini, Ettore Pianesi, Mattia Bettucci, Matteo Vitali
4×100 F – Anna Mengarelli, Serena Mazzoni, Sara Stagi, Ambra Compagnucci
Serena Mazzoni
Niccolo’ Rubini
Marsel Provenziani
Giovanna Di Benedetto
Elisa Scattolini
Chiara Marangoni
Beatrice Costantini
Achille Natali e Marsel Provenziani

Campionati Italiani Individuali su pista – Allieve/i -5/6/7 Luglio 24 – Molfetta

Niccolò Rubini sul podio

 

Questo fine settimana, dal venerdì alla domenica, si sono disputati i Campionati Italiani Individuali su pista allieve e allievi 2024, nella torrida Molfetta.
Ad aprire le danze per l’Atletica Avis Macerata, Vespertilli Pietro, classe 2007, nella seconda serie degli 800m, disputatasi nel pomeriggio del sabato. Nonostante una partenza decisa che lo ha portato in testa nel primo giro, a causa di un contatto con un altro atleta, ha perso velocità, concludendo la gara con il tempo di 2:10.61. Tempo ben lontano dal suo personale, ma comunque un’esperienza di cui far tesoro trattandosi del suo primo campionato italiano.

Pietro Vespertilli

A seguire, in tarda serata, le serie dei 3.000m: l’avisina Sofia Romagnoli, in ripresa da un recente infortunio, ha scelto comunque di non privarsi di questa prestigiosa opportunità e ha concluso la gara con il tempo di 11:03.13.

Romagnoli Sofia

A chiusura del sabato altri due atleti, sempre nella misura dei 3.000m: Provenziani Marsel, classe 2008, e Rubini Niccolò, classe 2007.
Nella prima batteria Provenziani ha portato avanti una gara strategica: con una progressione in sordina ha concluso la gara al secondo posto in batteria, in un tempo di 8: 58.89 (PB), che gli ha fatto guadagnare il 22° posto in classifica.
Nella terza batteria Rubini ci ha regalato una gara sensazionale, conclusasi in 8:45.18, guadagnandosi non solo l’ottavo posto in classifica e il primato personale, ma anche aggiudicandosi il record sociale.
Infine, l’Atletica Avis Macerata conclude il suo Campionato domenica mattina con la 4×400 allievi: una squadra composta da Marchionni Andrea, Vecchi Angelo, Provenziani Marsel e Vespertilli Pietro. Tagliano il traguardo con un tempo di 3:35.18, terzio miglior tempo della loro batteria, che gli è valso il 36° posto nella classifica completa.
Anche questo un ottimo campionato per l’ormai longeva società sportiva Atletica Avis Macerata, che si porta a casa non solo un record sociale, ma anche nuove esperienze e ricordi di cui far tesoro, che talvolta sono la cosa più importante in questo sport.

Di Margherita Forconi.

Foto :Maurizio Iesari

Provenziani Marsel, Rubini Niccolò, Vespertilli Pietro, Romagnoli Sofia
Niccolò Rubini – m.3000
Marsel Provenziani

 

4×400-allievi-Marchionni-Andrea-Vecchi-Angelo-Provenziani-Marsel-Vespertilli-Pietro–

 

I bianco-rossi colpiscono ancora!

Federico Vitali

Nel fine settimana del 29 e 30 giugno si sono svolti i Campionati Italiani Assoluti di Atletica Leggera a La Spezia (SP), dove l’Atletica Avis Macerata ha potuto vantare quattro suoi rappresentanti ufficiali e due ottimi atleti, Faloci Giovanni e Vandi Elisabetta, che sono approdati ai gruppi militari quando indossavano la maglietta bianco-rossa.

Elisabetta Vandi foto Grana Fidal
Giovanni Faloci foto Grana Fidal

Il pomeriggio del sabato si è aperto con il lancio del martello di Giorgis Gregorio, classe 2002. L’atleta avisino ha riportato una misura di 61.16 al terzo lancio, inferiore rispetto al primato stagionale ottenuto nel maggio di quest’anno (63.07), ma che comunque gli ha permesso di guadagnare un ottimo settimo posto.

Gregorio Giorgis foto Grana Fidal

Verso le 18 di pomeriggio, in un clima nuvoloso e umido, si sono svolte le batterie dei quattrocento. Alla terza batteria un volto noto: Vandi Elisabetta, classe 2000, Fiamme Oro Padova, ex-avisina. Gara emozionante che ha visto una partenza “sprint”, purtroppo non sostenuta sul rettilineo finale. Passa comunque il traguardo con un ottimo 53.94, primato stagionale.

Alle 20 di sera, trasmesse su Rai Sport, le batterie degli 800 metri, donne e uomini. A rappresentare l’Avis Macerata: Vandi Eleonora e Vitali Federico.

Vandi Eleonora, classe ‘96, con un’ottima gara in progressione e un tempo di 2: 05.17, è riuscita a qualificarsi per la Finale tra i tempi di ripescaggio, per un soffio di appena qualche decimo di secondo.

Eleonora Vandi foto Grana Fidal

Vitali Federico, classe 2003, ci regala anche lui l’occasione di vederlo gareggiare di nuovo nella Finale, concludendo la batteria con un tempo che sfiora il suo primato personale di 1: 49.91: 1: 50.00. Anche qui il ripescaggio si è giocato sul filo di un rasoio di appena due decimi di secondo.

Nella domenica, ad aprire le gare, con la maglia Fiamme Gialle ma storico ex-avisino, Faloci Giovanni che, anche lui al terzo lancio, ottiene la misura di 59.75, aggiudicandosi  il terzo posto nella classifica e sfiorando ancora una volta la barriera dei 60 metri, barriera superata mille volte nella sua lunghissima carriera.

A seguire, in tarda serata, le due attesissime Finali degli 800 metri.

Vandi Eleonora, dopo aver impostato il ritmo per più di tre quarti della gara alle sue compagne, porta a casa il settimo posto in classifica, con un tempo di poco superiore alle batterie: 2:05.23.

Vitali Federico ottiene anche lui il settimo posto, con il tempo di 1: 49.96, migliorando quindi ancora il tempo nelle batterie e raggiungendo il secondo tempo inferiore a 1: 50 della sua carriera atletica.

A chiudere i Campionati Nazionali avisini, Chiara Fucelli nei 3000m siepi. La gara si conclude per lei con un tempo di 11:10.85 – risultato non lontano dal suo personale 10:56.72 , conseguito al Challenge di Brescia questo giugno – che le fa ottenere il sedicesimo posto.

Chiara Fucelli

Ottimi atleti e ottimi risultati quindi per l’Atletica Avis Macerata, che quest’anno più che mai ha messo in vetrina risultati lusinghieri ad un Campionato Italiano Assoluto di altissimo livello dato l’eccellente stato di salute dell’atletica italiana, facendoci un po’ tutti sognare.

 

di Margherita Forconi

Foto: Maurizio Iesarri e Grana /FIDAL

 

 

Vittoria sia Maschile che Femminile ai Campionati Marchigiani Assoluti di Società.

staff. 4 X400 Federico Vitali, Elia Vargas, Achille Natali, Lorenzo Angelini

 

Si è concluso un fine settimana significativo e ricco di risultati per l’Atletica Avis Macerata.
Sabato 25 e Domenica 26 maggio si sono tenuti ad Ancona i Campionati di società assoluti dove, grazie alle prove degli atleti, la squadra bianco-rossa è riuscita a portare a casa la vittoria sia con la squadra maschile (con 11.614 punti), che con la squadra femminile (con 12.553 punti).
A livello individuale è stato importante il contributo di Federico Vitali che ha ottenuto la vittoria sia nei 400 metri con il nuovo primato personale di 48.18 che negli 800 metri con il tempo di 1:51.86. L’atleta cingolano ottiene la vittoria anche nella staffetta 4×400 in 3:28.65 assieme ai compagni di squadra Achille Natali, Elia Vargas e Lorenzo Angelini; quest’ultimo è protagonista anche nei 100 metri, mettendosi al collo la medaglia di bronzo dopo aver corso in 10.90.
Medaglie d’argento anche per Simone Coppari nei 400 ostacoli in 1:02.07 e Marco Pallotta nei 3000 siepi con il nuovo primato personale di 10:21.03.
Dalla pedana dell’asta anche Gabriele Bondi arriva secondo salendo a 4.10 dove invece nella pedana del triplo Filippo Gragnoli è terzo con la misura di 13.15.
Nei lanci Giovanni Faloci arriva secondo nel peso con la misura di 15.29, mentre nel martello Gregorio Giorgis è argento con l’ottima misura di 61.18. Importante anche il secondo posto ottenuto da Augusto Cecchetti nel disco con un lancio a 43.15.
Dalla pedana del giavellotto Emanuele Salvucci ottiene l’argento con la misura di 62.77.

Emanuele Salvucci
Giovanni Faloci

Per la squadra femminile, importante le prestazioni delle sorelle Vandi; Eleonora ottiene la vittoria sia negli 800 metri in 2:06.00 che nei 1500 metri in 4:21.39 mentre la sorella minore Elisabetta fa suoi i 400 metri in 54.32. Le due sorelle pesaresi sono elementi chiave anche nella 4×400 dove, assieme a Meskerem Paparello e Anna Mengarelli salgono sul gradino più alto del podio con il tempo di 3:51.92.
In evidenza al femminile c’è anche Serena Mazzoni che sigla due primati personali rispettivamente nel salto in lungo con 5.58 e nel salto triplo con 12.25.

Mazzoni Serena

 

 

Ottima prestazione anche per Chiara Marangoni che nel lancio del disco ottiene la vittoria facendo cadere l’attrezzo a 36.75 metri, precedendo la compagna di squadra Chiara Pistola, seconda con 29.40; nel martello Anita Cavalaglio è seconda con 39.48.
Tra le altre prestazioni chiave, Chiara Fucelli vince i 3000 siepi in 10:58.95, mentre il bronzo dei recenti Campionati Universitari di Isernia Ambra Compagnucci, arriva seconda nel salto in alto con 1.64. Quest’ultima sfreccia anche nei 100 ostacoli ottenendo un ottima terza posizione in 16.17.
Nel salto con l’asta Rachele Tittarelli è seconda con 3.20, mentre Francesca Cinella è bronzo nei 5km di marcia con il tempo di 28:53.83.

Nicola Cesca.
Foto: Maurizio Iesari

Rachele Tittarelli
Lorenzo Angelini
Elisabetta Vandi
Eleonora Vandi
Chiara Fucelli
Anita Calavaglio
4X400 Femminile Eleonora Vandi Meskerem Paparello, Anna Mengarelli, Elisabetta Vandi
Ambra Compagnucci